Descrizione
Il ponte in calcestruzzo che collega Songavazzo con l’altopiano di Clusone venne progettato da Luigi Cortese e seguito, in fase costruttiva, da Neuman, direttore dei lavori, e Pesenti, produttore e fornitore di cemento armato. Fortemente voluto, sin dall’Ottocento, dalla comunità di Songavazzo, ebbe come finalità la realizzazione di uno stabile collegamento con la vicina località di Rovetta, onde ampliare ed agevolare le locali possibilità di sviluppo economico e socio-culturale.
La genesi del ponte fu tutt’altro che agevole: un primo ponte in muratura e legname venne distrutto fra il 1839 e il 1842. A seguire, senza soluzione di continuità, vennero proposti numerosi progetti. Non mancarono accesi dibattiti e aspre divergenze, soprattutto in relazione al luogo di transito del nuovo sistema viario, in un periodo di sanguinose lotte e di grandi rivolgimenti sociali e politico-istituzionali. Il nuovo ponte venne infine progettato nel 1910. Si tratta del secondo ponte in Europa costruito in cemento armato e rappresenta un’innovazione tecnologica per quanto riguarda l’impiego del calcestruzzo armato.
Dall’esito d’anni di studi e ricerche sul ponte e la sua edificazione, nel 2004, a seguito dell’impegno dell’amministrazione comunale, è stato stampato il volume dal titolo “Qui si fa il ponte!”. Il libro, in particolare, è frutto della collaborazione tra il Comune di Songavazzo ed un gruppo di ricercatori e appassionati che, partendo da alcuni documenti rinvenuti presso l’archivio comunale, hanno dato vita ad un’opera di indubbio valore scientifico e storico.
Collegamenti